Il mais, consigli di concimazione
La concimazione del mais
Negli ultimi anni la genetica ha messo a disposizione del maiscoltore varietà estremamente performanti in grado di raggiungere il tetto dei 200 quintali di granella secca prodotta per ettaro. Per sostenere questo livello produttivo si rende necessaria l’adozione di una tecnica di coltivazione evoluta, con la razionalizzazione degli elevati input che tali performance richiedono. Da diversi anni e in collaborazione con altre aziende di eccellenza, UNIMER partecipa al progetto sperimentale COMBI-MAIS, che ha lo scopo di ottenere produzioni di ottima qualità anche nell’areale di coltivazione italiano. Le tecniche di smart agricolture, di monitoraggio e di agricoltura di precisione, sperimentate nel progetto e applicate in campo, riescono a sostenere e migliorare la produttività quantitativa, qualitativa e reddituale di questa coltura.
La preparazione del suolo
Per favorire il ripristino e la conservazione di adeguati livelli di sostanza organica umificata nel suolo, Unimer mette a disposizione dei maiscoltori una gamma di ammendanti e prodotti ad azione specifica: SUPERSTALLATICO, ammendante letame composto da una miscela di letami bovino ed equino ad alto grado di umificazione e GREEN POWER, ammendante torboso composto, che vantano un elevato contenuto di acidi umici, fulvici ed umine; a questi si aggiungono MICROLIFE e MICROFORCE, che uniscono all’elevato contenuto di humus del letame specifici inoculi microbiologici di funghi e batteri della rizosfera e di funghi micorrizici, particolarmente adatti a rivitalizzare più velocemente i terreni poveri di attività microbiologica.
La concimazione in pre-semina
Tra i fertilizzanti UNIMER da impiegare sul mais per la concimazione di pre-semina il più utilizzato è WINNER NP (Mg) 11-25(2) con zinco (Zn); sono consigliati anche FLEXIFERT NP 9-21 con resine scambiatrici di elementi; SPIGA D’ORO NP (Ca) 8-18 (8) e MAXI FERTIL NP (S) 20-10 (10) per la concimazione starter localizzata alla semina.
La concimazione di copertura
Per la fertilizzazione di copertura viene utilizzato SUPER AZOTEK N32 (S7), un concime organo-minerale azotato contenente il 32% di azoto di cui 1% organico, il 28,5% ureico e il 2,5% ureico con inibitore dell’ureasi (NBPT); il suo profilo nutrizionale è completato dalla presenza di zolfo (7% espresso in SO3 ). La frazione organica gli conferisce l’8% di carbonio organico di cui 2,5% umico e fulvico. Il prodotto deve essere impiegato a partire dallo stadio di 4-6 foglie fino all’inizio della levata. Data la gradualità di rilascio dei nutrienti, è preferibile effettuare l’applicazione precocemente.
SUPER AZOTEK N32 nutre la pianta, ottimizzando l’attività fotosintetica e migliorando la sua condizione fisiologica. La particolare formulazione del prodotto consente un rilascio di azoto graduale e differenziato, che soddisfa le necessità della coltura durante le varie fasi vegetative. Le sostanze umiche e fulviche, presenti nella sua composizione, proteggono da lisciviazione e ammonizzazione i nutrienti e migliorano notevolmente l’efficienza nutrizionale della concimazione. L’azoto ureico si rende disponibile durante la fase di levata, momento in cui la pianta ne ha un elevato bisogno per la formazione e l’accrescimento dell’apparato vegetativo. La componente ureica con inibitore dell’ureasi sostiene anche l’attività vegetativa nel periodo della fioritura permettendo una migliore allegagione della spiga. La mineralizzazione dell’azoto organico ed il suo assorbimento radicale contribuiscono a mantenere un elevato livello metabolico durante il periodo di sintesi ed accumulo che caratterizza la fase di riempimento e maturazione della spiga, con riflessi positivi su calibro e peso specifico della granella, influendo positivamente anche sullo stay green della pianta. Questo è rilevante soprattutto per coloro che utilizzano la coltura al fine della produzione di trinciato: uno stay green prolungato allarga la finestra di raccolta e permette di migliorarla, ottenendo insilati di alta qualità, con contenuti in amidi maggiori, senza incidere negativamente sulla loro digeribilità. Anche i produttori di granella ne beneficiano: la maggiore consistenza dello stocco alla raccolta, infatti, rende più agevoli le operazioni di trebbiatura tardiva o in condizioni meno favorevoli. Al pari dell’azoto, lo zolfo, elemento fondamentale per la produzione di amminoacidi solforati, influisce positivamente sull’attività fotosintetica della pianta; questo elemento migliora notevolmente lo stato vegetativo della coltura, soprattutto nei suoli poveri o in quelli coltivati a prato da fieno o cereali in cui non vengono effettuati apporti regolari.